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Punibile chi denuncia i clandestini? PDF Stampa E-mail

Importante ma ininfluente se non sarà accompagnata da fatti concreti sui luoghi di cura e nei quartieri, per rassicurare i migranti

 

Valutiamo molto importante il documento del Consiglio nazionale della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), disegno di legge sulla sicurezza che abroga il divieto di denuncia, da parte del medico, degli immigrati irregolari in occasione di prestazioni sanitarie, veramente importante in questo clima di sudditanza psicologica di ampi settori intellettuali e professionali nei confronti delle porcherie del governo.

 

Un documento che esprime il "forte dissenso all'emendamento al Ddl Sicurezza", già passato al Senato, "che abroga il divieto per i medici di denunciare alle autorità gli immigrati irregolari che si rivolgono, per essere curati, alle strutture sanitarie pubbliche" in quanto la procedura di segnalazione "è in netto contrasto con i principi della deontologia medica, espressi in particolare dal giuramento professionale e dall'art. 3 del codice deontologico, che impongono ai medici di curare ogni individuo senza discriminazioni legate all'etnia, alla religione, al genere, all'ideologia, di mantenere il segreto professionale e di seguire le leggi quando non siano in contrasto con gli scopi della professione".

Ma non basterà per fermare il prevedibile comportamento di moltissimi medici di fronte ad una legge quando questa verrà definitivamente approvata!

Nel contempo non serve la "minaccia" rivolta ai medici che segnalano gli immigrati irregolari, i quali potranno (chissà perché non si è scritto "saranno") essere sanzionati dagli Ordini professionali di appartenenza per aver violato il Codice deontologico. Non serve perché la difesa dei membri della corporazione prevale sempre sulla stigmatizzazione degli atti di un singolo ed è facilmente immaginabile che non s'intaccherà l'immagine di un proprio aderente "solo" per difendere il giuramento d'Ippocrate e la deontologia professionale a causa dei clandestini!

Dunque, apprezzabile il valore civile del documento quando "…..segnala comunque che la possibilità di denuncia creerà percorsi clandestini di cura, sottraendo al controllo della sanità pubblica le patologie diffusive emergenti che rappresentano un grave pericolo per ogni individuo e per la società tutta e che oggi sono monitorate e controllate". Però, limitarsi a sollecitare "un'audizione urgente presso le sedi istituzionali competenti, allo scopo di motivare compiutamente la posizione espressa dai medici e dagli odontoiatri italiani" segnala nel concreto una preoccupante sottovalutazione della barbarie insita in quel provvedimento del governo, mentre materialmente incidenti sarebbero atti di mobilitazione quali l'affissione in tutti gli ospedali e ambulatori di avvisi visibili, nei quali i medici ci mettono la loro faccia e il loro nome nel rassicurare l'utenza migrante.

Momenti di discussione pubblica con gli organismi istituzionali nei quartieri atti a sensibilizzare la popolazione italiana e gli stessi amministratori politici del territorio di competenza delle asl. Due "piccoli" atti di difesa del proprio ruolo di operatori e difensori della salute pubblica, due "piccoli" atti di prevenzione dall'oblio mediatico nel quale si cadrà dopo l'approvazione della brutale legge, lasciando in impotente solitudine la deontologia medica, lasciando nei guai i migranti e la salute di tutti.

In merito, Rifondazione Comunista nel Consiglio regionale del Piemonte ha presentare, e fatto approvare, un Ordine del giorno che impegna il Presidente della Giunta e l'Assessore Artesio a predisporre ed inviare a tutte le strutture sanitarie e ai medici una circolare in cui sulla base del rispetto dei diritti universali dell'uomo, sia considerato il mantenimento dello stato e delle procedure attuali, che non prevedono la possibilità di denuncia, un atto di OBIEZIONE di COSCIENZA, pertanto non sanzionabile sul piano amministrativo da parte della Regione e degli enti ad essa collegati del settore sanitario, prevedendo, nel contempo, la difesa degli aderenti all'obiezione di coscienza anche dinnanzi alle autorità giudiziarie penali.

Se a questo operare concreto della politica si accompagnerà la mobilitazione del corpo medico e infermieristico la civiltà sarà meno molestata dagli atti di questo governo oscurantista e reazionario.

Redazione